L’industria del copyright ha decretato in Svezia che ora raccoglierà contributi per ogni XBox e Playstation vendute – circa €10 ($12) per unità. Tale prelievo è il prelievo sul “supporto vergine”, originariamente utilizzato per compensare la copia privata di musica da dischi in vinile a cassette vergini, che si è insinuata in tutti i confini. E’ difficile, per non dire impossibile, giustificare che sia corretto che una madre single debba dover pagare una tassa per le ricche rockstar quando compra una Playstation per i suoi figli.
La richiesta – che ha basi legali – ha colpito ieri come una bomba i mercati svedesi. L’industria del copyright chiede prelievi per quattro nuove classi di prodotti elettronici: computer ordinari con hard disk, dischi rigidi interni, tablet e console di gioco con hard disk. Essi hanno precedentemente già emanato prelievi per hard disk esterni, chiavette USB, CD e DVD vergini, e molto altro.
Ciò significa che l’industria del copyright in Svezia riesce a ottiene espressamente che venga promulgata una tassa su ogni tablet, ogni computer e ogni console venduta, poiché contiene una memoria interna persistente che potrebbe – in teoria – essere usata per memorizzare musica, che è sottoposta al monopolio del copyright.
Questo meccanismo di prelievo legale è un residuo dai tempi delle cassette compact, quando la gente (legalmente) copiava da vinile alle cassette. L’industria del copyright all’epoca impazzì, con crisi di collera su come fosse ingiusto che il loro monopolio non copriva questa particolare copia. C’erano enormi campagne su come “i nastri domestici stessero uccidendo la musica”, che proprio nessuno prese sul serio.
(La band The Dead Kennedys notoriamente ristampò lo stupido slogan sul lato posteriore della loro cassetta In God We Trust, Inc. come “la registrazione casalinga sta uccidendo i Profitti dell’industria discografica”, aggiungendo “Abbiamo lasciato vuoto questo lato, in modo che possiate aiutare”).
Tuttavia, i politici nel 1970 hanno fatto l’errore fondamentale di buttare un po’ di soldi all’industria del copyright per farli tacere. Così, hanno emanato una tassa sui supporti vergini dove ogni cassetta vuota (registrabile) venduta sarebbe stata tassata con un piccolo importo da distribuire ad artisti già affermati. In altre parole, gli artisti che lottano che hanno acquistato nastri vuoti per effettuare demo dovevano pagare una tassa agli artisti ricchi di successo e al sistema dei loro intermediari.
Il prelievo sui supporti vergini non è un compenso per la copia privata che viola le leggi e il monopolio del copyright. Il prelievo è una compensazione all’industria per la copia privata legale che si trova al di fuori del loro monopolio.
Avete capito? Proviamoci di nuovo: l’industria del copyright viene “compensata” follemente bene a spese dei genitori single e delle start-up innovative per il fatto che ci sono angoli e fessure dove il monopolio del copyright non arriva.
Ora ditemi – quali altri settori conoscete che riescono ad ottenere una tutela giuridica del loro modello di business, e poi ricevono un indennizzo con il diritto ad una tassa privata per il fatto che non hanno ottenuto il monopolio legale dalle dimensioni più ampie possibili?
Per non parlare di quanto la leadership politica sia caduta così terribilmente in basso nel mettere in atto tali prelievi fin dall’inizio. Il messaggio che è tornato indietro all’industria del copyright, quando il prelievo sui supporti vergini è stata emanato, è stato “più gridi e fai i capricci, e più otterrai i soldi dei contribuenti”. Questo è stato il continuo modo di comportarsi sin da allora, come prevedibile.
La tassa sui supporti vergini è un cancro per la nostra economia. Non c’è giustizia in una madre single che quando compra una Playstation per i suoi figli deve pagare gli artisti più ricchi e gli avvocati profumatamente pagati del sistema degli intermediari. Non c’è giustizia negli artisti poveri che siano costretti a pagare un sistema che funziona per tenerli fuori dal mercato. Non c’è giustizia nelle start-up tecnologiche innovative che siano tassate da un industria dinosauro moribonda che utilizza i soldi per combattere le stesse start-up innovative.
Il prelievo sui supporti vergini è un enorme abominio sotto ogni prospettiva. Bisogna che sia abolito, e deve essere abolito 90 secondi fa.
Traduzione a cura di Maruo Pirata del Partito Pirata Italiano